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venerdì 26 gennaio 2018

Cosa (non) posso fare per te


Magari mi conosci già da un po’ e sai tutto delle Sagomille e delle Minimé. Ma magari ti imbatti nel mio blog per la prima volta, e allora ti voglio raccontare una storia. Che anche a me serve per tirare le fila, e capire come sono arrivata qui. 

Succede che mi viene voglia di dare vita ai  miei disegni, che non mi basta più vederli sulla carta, e che mi salta in mente di creare qualcosa che possa essere indossato, portato sempre con sé. Ferma non ci so stare, e appena questa idea si affaccia alla mia mente, mi metto alla ricerca febbrile di tecniche, idee, possibilità per concretizzare quello che ho in testa. Il primo step, il primo amore, sono le collane composte da basi in metallo e cabochon in vetro che consentono di incastonare al loro interno la stampa di un’illustrazione. Yeeee, mi sono detta, ho trovato proprio quello che cercavo. La prima linea che ho creato con questa tecnica era un po’ grezza, le basi forse dozzinali, ma sono piaciute tanto subito, tanto che continuo a produrle con le illustrazioni che via via realizzo, e con materiali più curati e più belli. 

Però non è ancora abbastanza. Io le mie donnine le voglio proprio vedere “vive”, staccate dalla carta, compagne da portare in giro, con cui giocherellare mentre si portano appese al collo. Dopo una breve incursione nel mondo del polyshrink, che mi ha dato più grattacapi che altro, scopro il legno. Uno dei più bei regali che mi sia mai fatta è il traforo elettrico, e da lì si aprono infinite possibilità: le mie Sagomille (il nome è una fusione tra la parola sagome”, in quanto sagome in legno, e “mille”, per evocare le tante possibilità) diventano pesci, origami, cactus, fenicotteri, casette, mongolfiere, e naturalmente figure femminili. 

All’inizio pensavo che creare bamboline con caratteristiche diverse tra cui le clienti avrebbero potuto eleggere la propria migliore amica sarebbe stato divertente, ma poi mi sono arrivate le prime richieste per soggetti fatti proprio a somiglianza delle clienti, o delle destinatarie di un regalo. Così, in due parole, sono nate le Minimé: il nome dice tutto, sono delle mini riproduzioni stilizzate che creo con le caratteristiche del soggetto che le indossa. 

E ora? Ora è di nuovo il momento di rinnovare, e quindi stanno nascendo le Minimé 2018. Si differenzieranno dalle precedenti in pochi  ma significativi punti.

Le dimensioni: saranno un pochino più piccole, alte circa 8/9 cm e con uno spessore di 3 mm.

Il disegno: il lato B scompare, o meglio non sarà più dipinto come prima, ma sarà uno sfondo su cui scrivere le tue parole magiche, una frase, una parola, qualcosa di significativo per te.

I soggetti: in passato ho fatto di tutto, Minimé enormi e poco portabili con mamma + bambini + cane, ragazzine con strumenti musicali in spalla, perfino una ragazza con una lontra attorno al collo. Tutto molto bello e divertente, e sono felice di aver accontentato le clienti, ma c’era un ma: il risultato finale, a volte, non mi convinceva del tutto. Anche se la cliente era entusiasta, creavo qualcosa che non avevo voglia di mostrare, che mi faceva domandare “ma io davvero indosserei quest’affare?!” Risultato: non lo farò più. 

A costo di dire qualche no, di scontentare qualcuno, per le Minimé come per gli altri lavori sono diventata più selettiva. Da adesso in poi quindi le Minimé saranno sì personalizzabili, ma solo per i punti che trovi nella scheda che ti invio quando ne richiedi una, ovvero ti chiedo come vuoi che faccia capelli, occhi, abiti, accessori, colori, scritta sul retro. Stop. Ovviamente se hai delle richieste particolari posso accontentarti, ma solo se la cosa mi convince, se credo che il lavoro finale sarà qualcosa che renderà felice te e orgogliosa me di averlo fatto. Altrimenti ti spiego cosa per me non funzionerebbe, e perché non sono io quella giusta per dare forma alla tua idea.

In questo momento sto lavorando alle prime tre Minimé 2018, e presto sarà possibile richiedermi la tua. Se vuoi essere sicura di sapere quando, iscriviti alla mia newsletter, ci sarà una sorpresa per il nuovo lancio!

lunedì 30 ottobre 2017

Sette giorni di parole magiche: un percorso divertente e ispirante



Come sai questo per me è un momento molto particolare, ho necessità di rallentare con il lavoro per dedicarmi al nuovo bebè in arrivo, ma ciò non significa che non abbia ancora voglia di creare qualcosa di ispirante. Ferma proprio non ci so stare! Ho pensato di creare un challenge, un piccolo percorso gratuito che possiamo fare insieme. Dura 7 giorni, ti va?

Ti spiego subito come funziona:
  • per partecipare ti basta iscriverti in questa lista, e che mi consentirà di inviarti i contenuti Mi dispiace, non è più possibile iscriversi!
  • ogni giorno ti invio una mail: conterrà un pdf da scaricare;
  • il pdf sarà strutturato così: una citazione d'autore su un tema specifico, che detterà l'argomento del giorno; una mia illustrazione da colorare, dedicata allo stesso tema, che metterà in moto il lato intuitivo e creativo del tuo cervello, lasciando a tacere la razionalità; infine un compito, un input, qualcosa a cui dedicarti in quella giornata. 
  • Utilizza il materiale come vuoi: colora fuori dagli schemi, scarabocchia, prendi appunti, utilizza un quaderno a parte per annotare le riflessioni che verranno fuori; lo scopo principale del percorso è liberare l'intuizione e la creatività;
  • se vuoi, puoi condividere su Instagram qualche scatto del tuo lavoro, del disegno colorato, dello spazio tutto tuo che ti consiglio di utilizzare per dedicarti a questo piccolo compito, utilizzando #settegiornidiparolemagiche e taggando @silviabettiart.

Di cosa hai bisogno per partecipare?
  • Voglia di divertirti, giocare e connetterti con il tuo lato profondo;
  • penne, pennarelli, matite, ma anche glitter, adesivi... se vuoi puoi utilizzare un quadernetto dedicato;
  • uno smartphone se vuoi condividere il tuo lavoro su Instagram; 

Sei convinta, non vedi l'ora di iniziare?

Benissimo: iscriviti entro il 5 novembre, dopo questa data non sarà più possibile partecipare. Il giorno successivo, lunedì 6, parte la prima email, e l'ultima arriverà domenica 12

Ti aspetto: vedrai, sarà divertente!




giovedì 5 ottobre 2017

Le tre "L"




Come probabilmente già sai, sto per avere un bambino. Dovrebbe arrivare intorno alla fine di novembre, e qui siamo tutti in fermento per accoglierlo nel modo migliore. Il babbo ridipinge la cameretta, il fratellino coccola i pupazzi che saranno destinati al piccolo, e la mamma… fa la mamma. Ovvero legge testi bellissimi e ispiranti per un parto dolce, lava il corredino e lo stira (lo stira!), organizza il lavoro. O meglio, la pausa dal lavoro

Ho creato il mio brand proprio dopo essere diventata mamma per la prima volta, quando Nicola era piccolissimo, e seguendo i suoi e i miei ritmi ho iniziato a prendere questa direzione, inizialmente senza rendermene nemmeno conto. Sono felice di come siano andate le cose e consapevole che è stata la scelta lavorativa migliore che potessi fare; adesso, con l’arrivo del secondo piccolino, sono sicura che poter lavorare da freelance si rivelerà ancora una scelta vincente, perché ho bisogno di poter gestire tempi, luoghi e momenti e il mio lavoro mi permette di farlo.

Proprio per questo motivo, ora è necessario imporre uno stop. Il mio corpo è completamente impegnato nella “creazione” di questo nuovo piccolo essere umano, la stanchezza si fa sentire, e anche il bisogno di ritirarmi dentro di me per un po’. Al corso di accompagnamento alla nascita ci hanno detto che una volta, per i 40 giorni successivi al parto, si parlava delle tre L del puerperio: Letto, Lana, Latte. Ovvero un tempo per riposarsi, nutrire e nutrirsi, riscaldarsi di calore umano. 

Ecco, il mio tempo per avvicinarmi al momento in cui conoscerò il mio bimbo si sta avvicinando, ed ho bisogno di immergermi in questo stato di grazia completamente.

Dunque? Dunque non ho intenzione di scomparire  dai radar e di dare due giri di chiave al mio biz, ci sarò, cercherò di mantenere il contatto e soprattutto di continuare a condividere parole magiche e ispiranti come sempre, ma alcuni “aggiustamenti” temporanei sono necessari, perciò:

  • accetterò ordini personalizzati solo fino al 15 ottobre;
  • gli articoli sul sito saranno disponibili solo se troverai attivo il pulsante “lo compro”: diversamente troverai il link che ti permetterà di scrivermi e prendere accordi per un eventuale ordine futuro o informazioni relative;
  • per quanto riguarda il Natale, oltre a valere i due punti sopra, a brevissimo creerò dei “bundle”, dei piccoli pacchetti che ti permetteranno di acquistare alcuni articoli (a prezzi speciali) con cui potrai accontentare più persone, disponibili sino esaurimento.
Se hai qualche richiesta speciale dunque ti prego  di affrettarti, in modo che possa dedicarmici con la cura necessaria nei tempi previsti!

Ti ricordo anche che ho creato un piccolo questionario che mi servirà per conoscere meglio chi mi segue, e migliorare ciò che offro; se ti va di partecipare lo trovi qui, e riceverai come ringraziamento un regalino pensato per te.


giovedì 28 settembre 2017

Deiserare è un atto magico




"«Desiderare», in italiano, è un atto bellissimo, viene dalla parola sidera, «stelle», e significa letteralmente: accorgersi che nel tuo cuore c’è qualcosa di più di quel che, per ora, le stelle stanno concedendo all’umanità.

Ogni desiderio che noi riusciamo ad esprimere è una sorta di premonizione: non si tratta cioè del frutto della nostra fantasia, ma di un improvviso estendersi della nostra percezione, fino a cogliere nel futuro una qualche occasione che sta venendo proprio verso di noi e che può servire al proprio sviluppo interiore."

Igor Sibaldi

Quando pensiamo al desiderio, nella nostra società, siamo di solito portati a conferirgli una connotazione di fantastico, magico, qualcosa concesso ai bambini che soffiano sulle candeline del compleanno, o alle favole. "Esprimi un desiderio", di solito, ci fa pensare ad un rituale infantile, ma senza fondamento, qualcosa che non crediamo davvero possa aver a che fare con la nostra forza creatrice.

Ormai da tempo mi sono avvicinata ad una visione completamente diversa: non solo sono convinta che i desideri possano essere realizzati con l'impegno e la forza di volontà, ma credo che il desiderio stesso, formulato con chiarezza, lucidità e cuore puro, sia la premessa fondamentale della sua stessa realizzazione. Come esprime perfettamente Sibaldi nella citazione che ho riportato qui sopra, non è una fantasia, ma una percezione più ampia, profonda e intensa di quello che è sul nostro cammino. 

Nella mia esperienza ho potuto verificare tutto questo, nel momento in cui visioni chiare e nitide di ciò che volevo hanno attraversato una qualche barriera per manifestarsi nella realtà. Non è magia, non è caso fortunato, è solo il modo in cui operano le leggi dell'universo.

Se vuoi scoprire di più di questa visione, ti consiglio alcuni tra i miei libri preferiti:

  • Wayne W. Dyer, Credere per vedere - una via alla trasformazione
  • Neville Goddard, Cambiare il futuro
  • Wayne W. Dyer, Ogni tuo desiderio sarà esaudito
  • Igor Sibaldi, Il mondo dei desideri - 101 progetti di libertà

In più, uno strumento potentissimo di cui ti ho già parlato in passato, ma che è veramente bello da riprendere specie in un momento di "nuovi inizi", è il quaderno dei 101 desideri. Anche questo te lo spiega magistralmente Igor Sibaldi in questo video.

Bene, ti saluto con un regalino: la mia illustrazione "Esprimi un desiderio" è disponibile da oggi come contenuto gratuito da scaricare iscrivendoti qui (e puoi accedere anche a tanti altri regalini); che ti possa essere di ispirazione per focalizzarti sui tuoi desideri più profondi, e vederli prendere vita.